Le emozioni stanno guidando questo mercato pazzo

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Le emozioni stanno guidando questo mercato pazzo

Uooo ci risiamo. A gennaio, i prezzi delle azioni di società come GameStop sono aumentati selvaggiamente, nel tipico trend estremamente volatile e pazzerello tipico delle azioni più scambiate su RobinHood.

Mercoledì, il prezzo di GameStop è salito a $348,40, per poi precipitare a $ 200. Anche il prezzo delle azioni di Koss (produttore di cuffie) e del gruppo cinematografico AMC ha oscillato, così come quelli di Tesla e bitcoin.

Cosa dovrebbero fare gli investitori seri di questo? Una lezione ovvia è che il selvaggio day trading non professionale non è stato affatto fermato dalle audizioni alla camera del Congresso.

L’analista Larry Tabb ha detto al Financial Times che il trading retail ha impattato sui mercati tanto quanto i fondi comuni di investimento e gli hedge fund messi insieme nell’ultimo anno.

Tutto questo potrebbe finire dopo la pandemia e la frenesia potrebbe scemare. Come dice Richard Thaler, economista comportamentale, il lockdown, la noia e l’eccesso di liquidità ha portato frotte di trader retail su app come RobinHood.

Un sondaggio di Deutsche Bank suggerisce che la metà dei trader di età compresa tra 25 e 34 anni metterà la metà di ciò che riceveranno dal prossimo pacchetto di stimolo da $1,9 trilioni di Joe Biden nel mercato azionario.

Deutsche pensa che questo potrebbe generare $ 170 miliardi di nuovi afflussi.

E sottolinea una seconda lezione da imparare dal mercato di questa settimana: la necessità per i trader retail (ma in realtà per tutti) di rileggere il libro del 2011 “Pensieri lenti e veloci” dell’economista comportamentale premio nobel Daniel Kahneman.

E’ un libro di cui parlo quasi ogni video e che reputo fondamentale.

In questo libro Kahneman identifica due modalità principali del pensiero umano: il “sistema 1”, o pensiero “veloce”, e il “sistema 2”, il “pensiero lento“.

Il primo si verifica quando gli esseri umani prendono decisioni “intuitive” basate sulla loro reazione viscerale a qualunque cosa attiri la loro attenzione e le loro emozioni. E’ un sistema istintivo e attivo il 90% del tempo. E’ sempre stato presente durante tutto il processo evolutivo.

Il secondo implica un’analisi ponderata di una gamma di dati visibili e meno visibili con meno coinvolgimento emotivo. E’ il sistema più recente, apparso contemporaneamente al linguaggio. In sostanza si attiva nel ragionamento, nel calcolo e nella soluzione di problemi. Quanto fa 9632*22? Ecco…

Quando il libro di Kahneman è apparso per la prima volta dopo la crisi del 2008, molti investitori mainstream lo hanno salutato come una guida e si sono impegnati a evitare pensieri troppo “veloci” o pregiudizi emotivi nelle loro strategie.

Tuttavia, questa dicotomia veloce/lento ha ora una nuova svolta.

Un modo per inquadrare gli eventi recenti è come una rissa da bar tra investitori tradizionali (“professionali”) che stanno cercando di pensare “lento” e una folla di trader retail che agisce in modo “veloce”.

Ciò non significa che gli investitori tradizionali non rispondano ai segnali emotivi o agiscano solo in modo “razionale”.

Ma il problema è proprio questo. I trader retail non hanno la minima idea di come si utilizzi la modalità 2 dei pensieri lenti.

Questo è descritto bene dagli accademici Brad Barber e colleghi. Questi ultimi sottolineano che lo sviluppo di piattaforme online come Robinhood favorisce il pensiero ultra veloce. È probabile che la semplificazione delle informazioni sull’app Robinhood fornisca facilità cognitiva agli investitori, portandoli a farne un uso più intenso.

Un esempio? Robinhood fornisce solo cinque indicatori grafici per la valutazione, mentre ad esempio il software di TD Ameritrade ne fornisce 489.

Come dice Kahneman: “Tutto ciò che accelera le persone invece di rallentarle causerà un comportamento più impulsivo e acritico“. Questo porta i trader dal pensiero “veloce” ad inseguire azioni che hanno registrato guadagni e perdite anormalmente elevati, a differenza degli investitori più tradizionali. Le azioni più discusse e famose.

Greg Davies, capo del gruppo di finanza comportamentale di Oxford Risk, ritiene che il trading “emotivo” in genere costi agli investitori tre punti percentuali di rendimenti annuali, ma ora le perdite sono ancora maggiori. “Al momento abbiamo la tempesta perfetta per gli investimenti emotivi“, sostiene.

La pandemia comporta che molti trader sono “emotivamente sensibili e hanno un orizzonte temporale emotivo ridotto che aumenta l’attrattiva delle scommesse per arricchirsi velocemente”.

Il problema sostanziale è questo. Il 2020 è stato l’anno dei trader retail alla ricerca della scorciatoia per la ricchezza ma fra poco arrivano centinaia di miliardi da Biden e la tendenza forse si intensificherà.

Finché i trader non capiranno l’importanza dei 5 pilastri, soprattutto dell’ultimo (la pazienza), il mercato avrà sempre ragione e dominerà incontrastato azzerando i conti degli sprovveduti.

Questo è l’approccio che cerco di seguire in tutto, con mia moglie, con i ts e con gli investimenti.

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